La Calabria raccontata attraverso gli occhi di cinque esperti internazionali di vino

La Calabria raccontata attraverso gli occhi di cinque esperti internazionali di vino

In vista del prossimo concorso a Rende – Cosenza, il Concours Mondial de Bruxelles ha inviato 5 esperti internazionali di vino in viaggio, alla scoperta delle perle nascoste della Calabria. Dopo aver percorso 900 chilometri esplorando la regione, abbiamo chiesto loro di condividere con noi le loro impressioni sulla Calabria.

“La Calabria è tra le regioni vinicole meno conosciute d’Italia. Eppure, il cuore della Magna Grecia possiede meravigliosi vitigni autoctoni da riscoprire e vini di qualità su entrambi i versanti. Personalmente, ho apprezzato diversi vini rosati, rossi con strutture tanniche importanti e alcuni vini da dessert maderizzati che si ricollegano davvero alla storia della Calabria. In un bicchiere di vino è possibile ritrovare l’influenza delle cinque civiltà che hanno invaso il sud della penisola! Tra i miei ricordi preferiti, vi sono i vini di Cirò Marina, la prelibatezza e la diversità del cibo – dai frutti di mare alla carne alla griglia, un piccolo ristorante nella città di Scilla che si affaccia sulla Sicilia, le antiche rovine dell’Impero Romano del IV secolo e il suono della chitarra barocca. Perbacco, che posto!” 


Charlie Arturaola
Sommelier, creatore di contenuti e promotore di vino, Stati Uniti

 

“Ciò che distingue la Calabria dalle altre regioni italiane è il clima fresco di cui gode in una latitudine sud. Questa combinazione di fattori alquanto rara ha un forte impatto sulle uve poiché permette loro di maturare mantenendo un giusto equilibrio della struttura acidità. È una regione che presente una grande diversità di terroir a diverse altitudini, e di uve in diverse località. Insomma, vi è un intero paese racchiuso all’interno di una sola regione! I miei vini preferiti, durante il viaggio, sono stati l’Autoritratto 2020 di Antonella Lombardo (Mantonico) e il DiversaMente 2017 della Tenuta del Conte (Cirò Bianco). Il cibo era davvero eccezionale. Sono rimasto molto colpito dal panorama di una terrazza di Soverato e dalla passione e la dedizione delle persone del luogo con cui abbiamo parlato.
Visto il patrimonio storico e la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, mi chiedo come mai questa regione sia meno conosciuta della Puglia e della Sicilia. La Calabria ha una storia da raccontare e il mondo non la conosce ancora! È su questo che dovrebbe puntare.”


Mattia Antonio Cianca
Sommelier e consulente enologico, Australia & Italia

 

“In Calabria, c’è ancora molto da scoprire, sia da un punto di vista enogastronomico che turistico. Ho trovato particolarmente interessanti le cantine giovani e moderne, ma anche quelle che si stanno orientando sempre di più verso i vitigni autoctoni.
Particolare attenzione meritano i vini bianchi delle DOC Greco di Bianco, Mantonico, Pecorello e Guarnaccia bianca. Il vino bianco è attualmente molto richiesto a livello internazionale e lo stile dei vini bianchi calabresi, caratterizzato da aromi esotici e floreali, potrebbe soddisfare i desideri di molti amanti di bianco. In Germania è in forte crescita anche la domanda di vini rosati e la Calabria offre vini che i Tedeschi apprezzerebbero sicuramente.
Anche i vini rossi ottenuti da Magliocco, Gaglioppo o Nerello Mascalese sono molto interessanti nonostante non corrispondano sempre a quanto richiesto a livello internazionale. Molti dei vini rossi che abbiamo degustato presentavano un forte aroma di legno di rovere e note fruttate molto leggere.
I vini rossi corposi e dal colore intenso sono molto richiesti ma devono essere più fruttati.
Due vini di nicchia che mi hanno particolarmente affascinato sono stati l’Orange Wine e il Pet Nat che abbiamo bevuto una sera a cena al ristorante Vinicolo di Soverato. Anche se gli Orange Wine rappresentano un mercato molto piccolo, qui è possibile farsi un nome su piccola scala.
È stato molto bello vedere che in Calabria esistono gruppi di giovani imprenditori che si stanno distinguendo sia nell’ambito della viticoltura che della gastronomia. Perché all’estero, quando si parla di Calabria, si pensa subito ai paesini fantasma o poco sviluppati e alle strutture mafiose che rendono la vita difficile agli imprenditori locali.
Il mondo dovrebbe vedere che in Calabria esiste anche un’altra realtà e che la cultura enogastronomica regionale tradizionale è interpretata in chiave moderna.
In Germania, i vini di Librandi hanno un ruolo rilevante sul mercato, con le DOC di Crotone e di Cirò.
Talvolta, nelle carte dei vini dei ristoranti italiani si possono trovare vini calabresi di altri produttori, come ad esempio Statti o Lento. I vini calabresi possono essere acquistati presso alcuni rivenditori online, ma solo raramente nei negozi specializzati o nei negozi di generi alimentari.”

Alice Gundlach
Giornalista enologica, Germania

 

“Non avevo mai visitato la Calabria e uno degli aspetti che mi ha colpito maggiormente è stato la diversità dei terroir, dei paesaggi e dei vitigni. Sono rimasto molto affascinato dalla lunga e interessantissima storia della Calabria, plasmata dalle diverse culture e dai popoli che nei secoli l’hanno abitata. Molto interessanti anche villa romana e agli antichi torchi!
Mi ha stupito la ricchezza e la varietà della gastronomia calabrese, che si sposa perfettamente con la diversità dei vini calabresi. Ho trovato interessante vedere l’influenza dei diversi terroir calabresi sullo stesso vitigno e la variazione tra i vini della costa occidentale e quelli della costa orientale. L’ospitalità e la gentilezza dei calabresi sono state notevoli. È una regione poco conosciuta che merita di essere scoperta!”


Nicolas Mahé de Berdouaré
Direttore generale e proprietario di Vinhuset NoFra, Norvegia

 

“Quando ho iniziato a studiare il mondo del vino, intorno al 2004, si parlava pochissimo della Calabria. Dal 2010, però, alcuni produttori della zona di Cirò hanno dimostrato che anche la Calabria poteva fare sul serio, riuscendo in pochi anni a imporre il loro vino, la loro denominazione, tra i grandi rossi del Sud Italia.
La Calabria è una regione unica, il territorio può cambiare molto a distanza di pochi chilometri, dal mare alle colline, alle montagne. Ha vitigni molto diversi, così antichi come forse non se ne trovano in nessun’altra regione.
Sono rimasto molto affascinato dalla struttura e dalla solidità del Mantonico, un vino bianco che attira sempre di più l’attenzione dei produttori della regione.
La Calabria è una regione straordinariamente accogliente e fatta di belle persone. Non vedo l’ora di tornare per visitare altre cantine.”


Jacopo Cossater
Giornalista, Senior Editor di Intravino, Co-fondatore di Verticale, Italia

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